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La Capoeira è un'arte marziale brasiliana, di origine africana, praticata prevalentemente in Brasile.
La storia della Capoeira è molto complessa e difficile da tracciare. Si possono far risalire le sue origini al 1500 durante il periodo di schiavitù, la sua nascita di deve, molto probabilemte, alla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per essere deportati in Brasile. Con l'approdo in Brasile gli schiavi approfittarono degli scontri civili in atto per darsi alla fuga. Alcuni si organizzarono in comunità indipendenti, in villaggi detti Quilombos. Questa unione fece da catalizzatore dello sviluppo della Capoeira.
I primi documenti che parlano di Capoeira risalgono al 1624, si tratta dei diari dei capi di spedizione incaricati di catturare e riportare indietro gli schiavi neri che tentavano di scappare. Questi documenti fanno riferimento ad uno strano modo di combattere, "usando calci e testate come fossero veri animali indomabili".
Il mito vuole che la Capoeira fosse un modo per gli schiavi di allenarsi a combattere dissimulando, agli occhi dei carcerieri, la lotta con la danza. Questo può essere vero solo per uno stadio molto primitivo del suo sviluppo, perché in realtà la sua pratica venne poi vietata agli schiavi, assieme ad altre forme di espressione culturale, principalmente per impedirne l'aggregazione, anche se questa forma di arte marziale sembra aver continuato continuato ad esistere e ad svilupparsi essendo sopravvissuta fino ad oggi.
Quando nel 1888 la schiavitù fu abolita, vista la difficile integrazione degli ex-schiavi, la Capoeira fu presto associata alla delinquenza di strada, tanto da venire proibita, nel 1892, a livello nazionale. La pratica della Capoeira rimase clandestina (da questo deriva l'uso per ogni capoeirista di un soprannome), spesso contraddistinta da grande violenza e praticata solo nelle strade da individui malfamati, schedati appunto dalla polizia come capoeiras.
Nel 1930 la politica nazionalistica del dittatore Getùlio Vargas, in cerca di uno sport da promuovere come sport nazionale, dette l'opportunità a Mestre Bimba di riscattare la Capoeira. Nel 1932 aprì la prima accademia nella quale vennero anche imposte delle regole di disciplina. Dopo una pubblica esibizione di Mestre Bimba e dei suoi allievi finalmente lo sport ebbe il suo riscatto e cominciò la sua lenta ascesa. Nel 1974 la Capoeira è stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano.
Nel 1957 Mestre Canela portò. la capoeira in Italia, prima a Roma, poi a Viterbo. Nel 2007 si sono festeggiati i cinquant'anni della Capoeira in Italia con una gara nella “Palestra della Verità” di Viterbo.
Questa disciplina oscilla spesso tra la lotta vera e propria e la danza. Per questo motivo, la Capoeira viene giudicata poco adatta ad un uso professionale. Inoltre, adotta dei movimenti molto atletici ed energici, adatte solo a persone dotate di grande agilità e di grande forza fisica.
Le due tipologie di "gioco" sono l'Angola e la "Regional".

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