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L'Aikido è una discipina marziale moderna, nata negli anni '30, che conserva il meglio delle tradizionali regole Samurai. Quest'arte viene praticata sia a mani nude, sia facendo uso di armi di legno come il Ken, lo Jo ed il Tanto.
Il termine Aikido significa “Via (Do) dell'Unione (Ai) dello Spirito (Ki)” ed è prevalentemente un'attività difensiva, attuata per proteggersi da un'aggressione.
Il suo sviluppatore, Morihei Ueshiba, è ritenuto un grande maestro e la sua formazione ebbe inizio già a giovane età. Iniziando a praticare il Ju-Jitsu e il combattimento con la spada e con la lancia, Ueshiba si avvicinò presto al culto neo-scintoista dell'Omotokyo.
Questa duplice influenza è alla base della polivalenza dell'Aikido: dal Ju-Jitsu riprende il sistema di lanci e di prese combinandoli ai movimenti dei combattimenti praticati con la spada e con la lancia; dall'Omotokyo, invece, Ueshiba trasse il principio spirituale della creazione di “un regno celese sulla terra” che si ottiene sconfiggendo le caratteristiche negative dell'avversario.
I movimenti sono basati su spostamenti circolari ed ampi, gli attacchi sono praticati con le leve articolari e con priezioni. Questa disciplina viene praticata su un Tatami e l'abito indossato riprende quello caratteritstico del Ju-Jitsu per gli allievi fino al II Kyu, mentre successivamente viene indossata l'Hakama (gonna pantalone tipica dell'abbigliamento dei Samurai, di colore bianca per i Kyu e nera per i Dan).
In Italia l'Aikido inizia a diffondersi alla fine degli anni '50, grazie al contributo di Haru Onoda, ex allieva del maestro Ueshiba. La prima palestra ad adottare questa nuova arte marziale è quella di Judo dei “Monopoli di Stato” di Roma.
L'affermazione vera e propria di questa disciplina si deve però al maestro Hiroshi Tada, che, arrivato in Italia nel 1964, ne divulga la pratica in tutta la penisola.
Successivamente, nel '69, l'avvocato Giacomo Pudice scrisse una bozza di Statuto, che sarebbe poi diventato la base per la nascita dell'Aikikai d'Italia, e riuscì anche ad ottenere il riconoscimento di Personalità Giuridica ed Ente Morale come “Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese”.
Come succedette in Giappone, anche in Italia si assistette alla nascita di scuole indipendenti all'Akikai Italia appoggiate dal C.O.N.I.. Per riorganizzare la situazione nel 1983 nasce la Lega Italiana d'Aikido L.I.A. che, insieme all'Aikikai Italia, organizzano la pratica dell'Aikido in Italia, affiliandosi al C.O.N.I..
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